Una chiesa piena di amici, parenti e colleghi di lavoro ha dato l’ultimo saluto a una donna che ha vissuto la sua vita con impegno per la famiglia e la carriera. Barbara Mattiello, 56 anni, ha lottato per sei mesi prima che il suo cuore smettesse di battere. I funerali si sono svolti ieri nella chiesa dello Spirito Santo a Padova, con la presenza del marito Massimo Colzera, i figli Tommaso, 18 anni, e Riccardo, 24 anni, la madre Emanuela e il fratello Roberto.
Una diagnosi inaspettata e una lotta contro il tumore:
Massimo, il marito di Barbara, ha raccontato che tutto è iniziato il 26 dicembre, quando Barbara ha avvertito un mal di testa insolito che li ha spinti a recarsi al pronto soccorso. La diagnosi è stata drammatica: Barbara aveva un tumore ai polmoni che si era diffuso rapidamente in tutto il suo corpo. Inoltre, era allergica alla chemioterapia, rendendo gli ultimi sei mesi un vero e proprio calvario. Massimo ha sottolineato che solo lui poteva comprendere la sofferenza che Barbara ha affrontato. Lei si disperava per non poter lavorare e per non essere più d’aiuto in casa.
Una donna solare e generosa:
Massimo ha descritto sua moglie come una donna solare, sempre pronta ad aiutare gli altri. Barbara lavorava nell’ambito delle relazioni pubbliche, un lavoro che amava e che le dava grandi soddisfazioni. Oltre al lavoro, la sua vita ruotava intorno alla famiglia. Era una donna di altri tempi, lontana dai social media, che si dedicava anima e corpo al benessere dei loro figli. Il vuoto che Massimo prova ora è incolmabile. Il loro figlio maggiore, Riccardo, che studia medicina, ha già espresso il desiderio di specializzarsi in oncologia.
Una vita di sfide e dignità:
La vita di Barbara è stata piena di difficoltà sin dai primi anni. Dopo la morte del padre, ha dovuto rinunciare al suo sogno di frequentare l’università per andare a lavorare e mantenere la famiglia. Ha sempre combattuto con tutte le sue forze per essere una persona brillante e apprezzata. Nonostante le difficoltà e la tragica malattia, ha mantenuto la sua dignità. Barbara lavorava presso l’ufficio di Stanga in via Turazza e viveva con la sua famiglia nel quartiere residenziale di Forcellini. Aveva ancora tanto desiderio di vivere, ma a partire da Santo Stefano dello scorso anno, è stato un percorso di sofferenza. Ogni giorno che passava, perdeva sempre più le forze, finché alla fine il suo fragile corpo non ha ceduto al male.
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