Matteo Di Pietro, il giovane di 20 anni coinvolto nell’incidente di Casal Palocco, sarà presente domani davanti al gip per l’udienza di convalida. Le accuse nei suoi confronti riguardano omicidio stradale e lesioni. L’incidente ha causato la morte di un bambino di 5 anni. In questo articolo, esploreremo l’ipotesi di risarcimento danni e le restrizioni imposte a Matteo durante il periodo ai domiciliari.
L’ipotesi di risarcimento danni
Matteo Di Pietro potrebbe trovarsi a dover affrontare un risarcimento danni che potrebbe superare i 2 milioni di euro. Se venisse condannato per omicidio stradale, la compagnia assicurativa che copriva la Lamborghini Urus utilizzata per la tragica “challenge” potrebbe decidere di rivalersi su di lui dopo aver risarcito la famiglia della vittima. Inoltre, ci sarebbero anche i danni da riparare causati all’auto di lusso, del valore di 290.000 euro. La chiusura delle collaborazioni che il gruppo “TheBorderline” aveva con diverse aziende potrebbe inoltre comportare ingenti danni economici, poiché queste aziende potrebbero ritenere la loro immagine danneggiata dall’accaduto e richiedere un risarcimento.
Restrizioni durante il periodo ai domiciliari
Matteo Di Pietro ha diverse restrizioni imposte durante il suo periodo ai domiciliari. Gli è vietato l’uso di dispositivi elettronici con accesso a Internet, come smartphone e computer, per evitare il rischio che possa influenzare gli amici durante le indagini in corso. È importante preservare l’integrità delle testimonianze e ricostruire l’esatta dinamica dello schianto. Matteo si trova attualmente nella residenza della sua famiglia a Roma, ed è agli arresti domiciliari dal venerdì scorso. Queste misure cautelari sono finalizzate a evitare l’inquinamento probatorio, la reiterazione del reato e il pericolo di fuga.
Ulteriori indagini e testimonianze
Gli inquirenti stanno continuando le indagini e hanno raccolto testimonianze da persone presenti sul luogo dell’incidente e analizzato le registrazioni delle telecamere della zona. Alcuni residenti hanno riferito che i cinque occupanti dell’auto coinvolta nell’incidente hanno continuato a riprendere la scena anche dopo l’impatto. È stata eseguita una consulenza sui telefoni cellulari delle persone presenti nel SUV, tutte legate al gruppo TheBorderline, al fine di verificare l’esistenza di video, foto o comunicazioni utili all’indagine. Sono state effettuate perquisizioni nella residenza del ragazzo e nella sede della società di youtuber, che conta oltre 600.000 follower.
Conclusioni
Matteo Di Pietro dovrà affrontare l’udienza di convalida davanti al gip, mentre l’ipotesi di risarcimento danni si prospetta significativa. Nel frattempo, le restrizioni imposte durante il periodo ai domiciliari, incluse l’assenza di dispositivi elettronici, mirano a garantire un’indagine accurata. Le indagini continuano con l’obiettivo di raccogliere ulteriori prove e testimonianze per fare luce sull’incidente.
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