Una possibile svolta si è verificata nel caso di Sibora Gagani, giovane donna italo-albanese scomparsa a Torremolinos, Spagna, nel 2014 all’età di 22 anni. Le autorità e il programma televisivo “Chi l’ha Visto?” si sono interessati al suo caso. Notizie recenti rivelano che il cadavere di Sibora è stato scoperto murato in un’intercapedine di legno in un appartamento della città spagnola, dove viveva con il suo ex compagno Marco Gaio Romeo, attualmente 45enne ma ora abitato da altre persone.
Il Cadavere di Sibora Gagani
Nonostante la conferma del DNA sia ancora in attesa, i media spagnoli riportano che gli inquirenti hanno pochi dubbi sul fatto che i resti trovati appartengano a Sibora Gagani. Il principale sospettato dell’omicidio è proprio l’ex fidanzato, recentemente arrestato in Spagna per il presunto omicidio della sua attuale fidanzata, Paula, uccisa a fine maggio con 14 coltellate.
La Rivelazione dell’Ex Compagno
Dopo il suo arresto, il 45enne avrebbe ammesso di aver ucciso l’ex compagna, affermando spontaneamente agli agenti di aver murato il corpo nell’appartamento in cui vivevano nel 2014. Tuttavia, in seguito avrebbe ritrattato la confessione davanti al magistrato. Nonostante ciò, le ricerche sono state riavviate.
Le Reazioni e la Speranza di Giustizia
La madre della vittima, che non si è mai arresa negli anni, ha continuato a sostenere che l’ex fidanzato avesse un ruolo nella scomparsa di sua figlia. La sindaca di Torremolinos, Margarita del Cid, ha espresso sconvolgimento per il ritrovamento del corpo di Sibora nell’appartamento condiviso con l’assassino di Paula. Ha espresso l’auspicio che Sibora trovi la pace negata sulla terra e che l’assassino non conosca la pace per il resto della sua vita.
La terribile scoperta del cadavere murato di Sibora Gagani ha portato una svolta spaventosa nel suo caso di scomparsa. Mentre le indagini continuano e la verità viene alla luce, la madre e la comunità sperano che la giustizia sia fatta per Sibora e che coloro che hanno commesso tali atti terribili vengano puniti. Questo tragico evento ci ricorda l’importanza di continuare a lottare per la verità e la giustizia, affinché le vittime possano finalmente trovare la pace che meritano.
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