Kathleen Folbigg, noto volto del mondo del crimine australiano, potrebbe essere graziata per la sua presunta responsabilità nella morte dei suoi quattro figli. La notizia si basa su nuove prove scientifiche che mettono in dubbio la sua colpevolezza, grazie alla scoperta della mutazione di un gene che avrebbe causato la morte naturale dei suoi figli.
La vicenda ha avuto inizio nel 1989, quando il primo figlio di Folbigg è morto appena 19 giorni dopo la nascita. Nei successivi 10 anni, anche gli altri tre figli della donna sono morti in giovane età. Nel 2003, Folbigg è stata condannata a 40 anni di carcere per l’omicidio dei suoi figli.
Ma nuove ricerche hanno dato luogo a dubbi sulla colpevolezza della donna. In particolare, è stata scoperta una mutazione letale nel gene CALM2 che potrebbe aver causato la morte dei bambini. La notizia ha riacceso le speranze di Folbigg di ottenere la sua libertà, e la possibilità che venga riconosciuta la sua innocenza.
Il prossimo passo sarà quello del capo dell’investigazione, Tom Bathurst, che sta preparando un rapporto al governatore del Nuovo Galles del Sud sull’opportunità di concedere la grazia alla donna. Tuttavia, l’ultima decisione spetterà a Michael Daley, procuratore generale dello Stato, che deciderà se procedere con la grazia o meno.
Questa vicenda sottolinea l’importanza di mantenere la giustizia e la verità come obiettivi principali, basandosi sulla prova scientifica e sull’eliminazione di pregiudizi o stereotipi. La verità deve essere cercata a qualsiasi costo, anche se ciò significa rimettere in discussione una condanna già emessa.
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