Controcopertina

Anticipazioni Uomini e Donne “Rocco ha voluto solo usarmi” Scarica Fredella e parla di Manetti



GEMMA GALGANI ACCUSA ROCCO : «HAI UN’ALTRA. TI HO SCAMATO»



Fino a qualche settimana fa sembravano esserci i presupposti per l’inizio di una favola, all’ombra di un vero castello che avrebbe testimoniato il nuovo amore di Gemma Galgani. Dopo circa due lustri nel salotto di Uomini e Donne, la dama torinese ne intravedeva l’uscita, la luce: Rocco Fredella, 50enne originario di Foggia. Un’illusione, un faro intermittente. Ci aveva creduto perfino la produzione del programma che ha messo la Galgani spalle al muro. Anzi in ginocchio di fronte a Rocco per una decisione finale, un lieto fine, una liberazione.

“Allora, Gemma, te lo prendi?” Macché.

Picche. Troppi dubbi, sospetti che nei giorni scorsi sono diventati accuse. Il Fredella sarebbe un attore. E se lo dice lei, direttrice di sala al teatro Colosseo di Torino… forse c’è da crederle. Il baldanzoso cavaliere avrebbe una relazione con un’altra donna fuori dal programma. Una donna manager che lo avrebbe addirittura aiutato a organizzare la (mancata) festa de “La Decisone” al castello. Ma il castello, sebbene non fosse di sabbia né sospeso in aria, è crollato. «Lo scorso San Valentino, Rocco ha fatto una
serata e c’era lei, oltretutto non me l’ha mai detto. Perché ometterlo? Penso che ci sia una certa intesa tra di loro, ne sono convinta, lo non l’ho saputo fin quando non l’ho vista» lo sfogo della dama perennemente single. Lui si è subito difeso, negando tutto. «Fai così perché ti bo sgamato!» ha continuato Gemma. Ne vederemo delle belle, forse per altri due lustri.

Sono rimasti i ricordi più belli di quello che abbiamo vissuto insieme. Con il tempo sono stati i momenti dolci a rimanere dentro di me, anche quelli più banali, un sorriso, una carezza, ai quali solo il tempo ha saputo dare il giusto valore, quel valore che la paura non mi faceva vedere. Proprio io, che mi reputavo tanto coraggiosa, sono stata sommersa da quello che provavo per lui, tanto da farmi perdere di vista il coraggio». Gemma Galgani parla di Giorgio Manetti e lo fa all’indomani del suo addio definitivo a Rocco Fredella, liquidato a Uomini & Donne dopo un corteggiamento considerato finto.

La Dama torinese, però, non rinuncia all’amore con la A maiuscola, proprio come quello sentito per Manetti, il cui pensiero pochi giorni fa si è tradotto in un pianto commovente mentre, durante la prima puntata serale dello show, ha consegnato alla tronista Teresa Langella il sigillo della sua storia d’amore non andata a buon fine con Giorgio: la chiave dello scrigno in cui è custodita la lettera mai consegnata che aveva scritto a lui. Gemma in quell’occasione esortava la ragazza al coraggio di vivere il suo sentimento contro tutto e tutti. Esattamente come ha fatto e continua a fare lei…

Gemma, su Instagram hai oltre 340mila follower, sei amatissima e il tuo ruolo di “confidente” nel serale ti ha consacrata “Dottoressa amore”. Che effetto ti fa tutto questo, considerando che da questo “potere” deriva tanta responsabilità? «L’effetto più bello sono le ragazzine che mi abbracciano per strada, quando mi incontrano, perché si identificano nelle mie vicissitudini amorose. E comunque questo non lo considero un “potere” e neppure lo vorrei, anche se la responsabilità me la assumo volentieri. I miei consigli partono dal cuore e arrivano semplicemente al cuore di qualcun altro. Il mio suggerimento principale è di seguire il proprio intuito, che difficilmente sbaglia».

Avevi ricoperto con successo il ruolo di “consulente sentimentale” anche a Temptatìon Island. Qual è il consiglio/insegnamento/lezione più importante che hai ricevuto in amore? Da chi e in quale situazione? «Di consigli ne ho ricevuti tanti, anche se spesso non li ho seguiti. Forse quello che mi ha colpito di più è stato il suggerimento della mia cara e preziosa amica Paola, che mi disse di “non accumulare cose non dette” ed è un consiglio che ho fatto mio. Le parole non dette si accumulano fino a diventare macigni e ti trascinano nelle sabbie mobili, dove ad ogni movimento affondi sempre di più, perché finisci per investire le tue energie al contrario. Tacere il nostro malessere in un rapporto, ne comporta inevitabilmente la fine per mancanza di energie».

Incarni la “ricerca romantica e tenace del grande amore”, difficile però da scovare. Che difficoltà hai nel trovarlo? «Quelle che incontrano più o meno tutte le donné. Non è facile trovare la complicità, quella ancestrale che abbiamo quando nasciamo. Trovare il rispetto, sentir crescere la fiducia verso qualcuno, non è semplice. E se poi scocca la scintilla da parte nostra, la difficoltà maggiore risiede nel sentire di essere corrisposti». Una grande sensibilità come la tua espone di più al dolore. Come ci convivi? «La sensibilità espone molto alla sofferenza. E a me non ha fatto sconti! Ma ho imparato col tempo ad accettarla, perché si impara più dalle sofferenze che dai momenti di felicità! Ma la sensibilità ti apre anche le porte di un mondo che altrimenti non vedresti e non vivresti.

Ci si può emozionare davanti ad un fiore, ad un bimbo, ad un quadro, ad un gatto. Non vorrei essere diversa, anche perché chi non ha la capacità di emozionarsi perde tutto ciò. Non saprei dove andare senza la sensibilità, mia fedele “compagna di viaggio” che mi porto appresso nel bene e nel male». Nella classifica delle tue canzoni d’amore preferite, quali sono sul podio? «Tra le mie preferite c’è senza dubbio Emozioni di Battisti, perché ha accompagnato un periodo della mia vita che di emozioni me ne ha date davvero tante: quello del mio matrimonio. E poi Insieme di Mina, la canzone che ha fatto da sottofondo musicale alla mia storia d’amore con Giorgio. Ed infine Comunque andare di Alessandra Amoroso, perché mi riconosco appieno nel testo: “Comunque andare Anche quando ti senti morire Però all ’amore poter dire ho vissuto nel tuo nome Non mi importa se mi brucio la pelle Non saperti risparmiare ma giocartela fino alla fine”».

Il corteggiatore Gian Battista ti ha accusato di prendere in giro il pubblico da dieci anni facendo “la commedia”, come teorizza anche Tina. Quanto è bruciante questa accusa e perché? «Il pubblico è in grado di capire da solo chi lo prende in giro. Darmi della commediante sarebbe un insulto alla categoria delle attrici, visto che costituirei un pessimo esempio di recitazione… E poi questa “commedia” mi sarebbe costata davvero cara, visto che in dieci anni in quello studio ho amato, sofferto e mi sono messa a nudo. Sarebbe bello poter rispondere che le accuse ingiuste non fanno male. Ma a me le parole non scivolano addosso.

Di sicuro, vista la fonte di tale accuse, mi avrebbero ferita maggiormente se fossero venute da altri, al cui giudizio tengo».
La tua follower Manu greta05 ti ha difeso pubblicamente: “Cara Gemma. Sei una signora. Ti ammiro per la pazienza e la signorilità. Io al tuo posto ribaltavo Tina e tutti quanti lì dentro! Non ti abbassare, non raccogliere le provocazioni Sei davvero una gran signora. Brava!”. Cosa dici? «Innanzitutto la ringrazio per il sostegno! Mio padre aveva imposto regole molto rigide alla nostra educazione e ripeteva spesso: “Non devi reagire in modo inappropriato anche se ti provocano, non devi mai lasciarti trascinare”. L’educazione che ti impartiscono sin da bambina, anche se non riesce a snaturarti, lascia i suoi strascichi. In me convivono sempre gli insegnamenti di mio padre e la mia natura impulsiva che mi porterebbe a rispondere per le rime. Ma posso farvi una confidenza? Potermi sfogare è stata un’esperienza nuova, ma veramente liberatoria!».

Nella lite con Gian Battista, Rocco ti ha difeso e tenuto tra le braccia. Che cosa ti lancia e che cosa ti frena nel rapporto con lui che, malgrado qualche errore, è così assiduo nel tentativo di conquistare il tuo cuore? «Rocco si è rivelato la peggiore conoscenza che ho fatto nel corso di questi anni. Ne parlo al passato perché con lui è finita. Non mi sono mai sentita tanto usata e strumentalizzata come da lui.

Aveva forse un suo progetto, diventare un personaggio, fare le serate, ed io mi sono sentita solo un passaggio obbligato. L’immagine del cavaliere con cui si è presentato era finta come lui. I miei dubbi sono sorti con le sue omissioni, quando non mi diceva dove andava e con chi. Mentre la mia vita era un libro aperto, la sua era un enorme buco nero. E guai a fare domande! Le sue sfuriate, anche volgari, voi le avete viste in Tv, mentre io le ho vissute anche al telefono. Mi sono lasciata convincere dalle sue parole ad accettare la serata al castello, che si è rivelata un’ennesima farsa: sembrava più uno spot pubblicitario che una serata romantica.

Quella messinscena con cartello finale non è stata certo di mio gradimento e l’ho trovata a dir poco di cattivo gusto». Un’altra tua follower (babycava73) ha scritto: “Certo che sto Rocco lo tratti sempre male, mai una gentilezza, un gesto nei suoi confronti. Sei sempre pronta ad attaccarlo. È vero sono stati mesi duri, ma lui è sempre lì, è sempre tornato per te e tu che fai? Sei troppo severa e rigida con lui quando con Giorgio eri uno zerbino che ha calpestato per un anno intero”.

Come commenti? «Non paragoniamo Giorgio con Rocco, visto che l’educazione e la classe di Giorgio sono indiscutibili. Pur con tutte le sofferenze che ne sono derivate, quella con Giorgio era una storia d’amore. I tentativi che si fanno per riconquistare la persona amata non ti sviliscono e non ti fanno mai diventare uno zerbino, anche perché venivano accettati con educazione, pur quando non sortivano l’effetto desiderato».

Ora lui è impegnato e convive con una signora, Caterina, che ti somiglia. Sei felice per lui o non ci riesci dopo il tormento che ti ha dato? «Alle persone che ho amato, auguro solo la felicità. Spero che lui sia felice e che abbia finalmente trovato quello che stava cercando». Giorgio che ti conosce meglio di altri ha trovato l’amore lontano dagli studi televisivi e ha detto che tu hai poche speranze di trovarlo dopo dieci anni passati a cercarlo in Tv.

Ha ragione? Che cosa ti aspetti dal domani? «Se sono ancora lì è perché non voglio rassegnarmi e spero ancora di trovare l’amore. Altrimenti avrei già lasciato. Sicuramente per lui è diverso, visto che conduce una vita sociale più intensa della mia, nella quale, invece, le occasione di fare conoscenze maschili sono veramente scarse. Svolgo infatti un lavoro che mi piace (direttrice di sala al Teatro Colosseo di Torino), ma che mi impegna proprio nei giorni e negli orari in cui la gente esce per divertirsi, conoscersi e socializzare. Uomini & Donne mi ha offerto la possibilità di vivere tre storie d’amore importanti. Perché non sperare che ci sia quella con un lieto fine?».



Add comment