Sono passati vent’anni da quando Alberto Sordi è morto di polmonite. Sembra che sia passato un secolo in un batter d’occhio. Quando morì, Roma si riunì in piazza per dargli l’ultimo saluto. Tutti lo consideravano parte della famiglia.
La causa della morte di Alberto Sordi fu una malattia.
Sordi è morto nella sua casa di Roma all’età di 82 anni per una polmonite e una bronchite. La sua salma è stata trasferita in Campidoglio nella Sala Giulio Cesare dove ha ricevuto l’omaggio del popolo, tra cui molte personalità del cinema e della politica italiana. Il 27 febbraio, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, si sono svolti i funerali solenni a cui hanno partecipato più di 250.000 persone; dopo la cerimonia funebre, il feretro è stato sepolto nella cappella di famiglia nel Cimitero Monumentale del Verano di Roma, dove, su una lapide a forma di pergamena, è inciso l’epitaffio “Sor Marchese, è ora”, una battuta tratta da uno dei suoi film più famosi, Il Marchese del Grillo.
Gli amori
Alberto Sordi, pur essendo un cattolico praticante, non aveva moglie né figli.
Quando gli fu chiesto perché non si fosse sposato, Albertone rispose che non avrebbe mai permesso a un estraneo di entrare in casa sua.
Nel corso della sua vita, gli furono attribuiti molti flirt. Tuttavia, amò solo una donna: Silvana Mangano. Lo ha rivelato la sua collaboratrice, Paola Comin, durante il programma “Oggi è un altro giorno” su Rai Uno.
Ha ammesso di amarla, ma ha detto che si trattava di un amore platonico, perché lei era sposata.
L’unico fidanzamento “ufficiale” di Alberto Sordi fu quello con la collega Andreina Pagnani. La Pagnani, attrice teatrale, aveva 36 anni, mentre Sordi ne aveva solo 22 e prestava la voce a Oliver Hardy. Il fidanzamento durò nove anni.
Secondo notizie non confermate, avrebbe avuto relazioni con Katia Ricciarelli, Patrizia De Blanck, Shirley MacLaine, Uta Franz e la principessa Soraya Esfandiary Bakhtiari.
Biografia
Alberto Sordi è nato a Trastevere, nel cuore della vecchia Roma. Ha vissuto la romanità come tratto ineludibile della sua personalità artistica, dando continuità alla grande tradizione capitolina iniziata con Aldo Fabrizi e Anna Magnani.
Dopo aver iniziato la sua carriera come doppiatore negli anni ’30, e aver partecipato a film di scarso rilievo, raggiunse la fama tra il 1952 e il 1955 con personaggi che incarnavano i vizi dell’italiano medio. Tra questi ruoli figurano l’approfittatore de Lo sceicco bianco, l’infantile de I vitelloni e il simpatico e famoso fannullone di Un americano a Roma.
Gli anni Sessanta e Settanta lo vedono attore completo, capace di alternare parti di grande intensità drammatica, come i protagonisti di Detenuto in attesa di giudizio (1971) e Un borghese piccolo piccolo (1977), ad altre di brillante comicità, passando senza sforzo dall’espressione dialettale all’italiano più forbito.
Tra gli aspetti che rendono unico il suo stile di recitazione c’è la capacità di cambiare i tratti del viso e la gestualità, rendendosi attraente o pastoso a seconda del ruolo richiesto. Anche la sua voce è particolare, profonda e potente grazie alla sua esperienza come doppiatore e stuntman radiofonico. Ha anche utilizzato il suo talento vocale per eseguire alcune delle colonne sonore dei suoi film e per cantare canzoni irriverenti in TV.
Alberto Sordi è stato insignito di numerosi premi, tra cui 11 David di Donatello e un Leone d’oro alla carriera nel 1995.
Add comment