Leo Gullotta è un attore italiano molto amato dal pubblico e considerato uno dei più talentuosi della storia della televisione italiana. Ha raggiunto il successo sia al cinema che in televisione, lavorando con diversi artisti e costruendo una carriera brillante.
Leo Gullotta è nato a Catania il 9 gennaio 1946 sotto il segno zodiacale del Capricorno. Ha trascorso un’infanzia serena insieme ai suoi genitori e a una famiglia numerosa. Figlio di un pasticcere, è cresciuto in una casa di ringhiera con 5 fratelli, essendo lui il più piccolo. Suo padre è stata una figura importante per la sua crescita, insegnandogli valori come l’amore, il rispetto per le persone e il denaro. In un’intervista a Io e te, Gullotta ha rivelato che suo padre gli ha spiegato “con parole giuste per un bambino cosa fosse la dignità, la libertà, il rispetto verso il denaro e non l’apparenza alla linea del denaro, all’accumulo, in stile Mastro Don Gesualdo”.
Leo Gullotta si è avvicinato al teatro per caso, quando ha iniziato a recitare come comparsa al Teatro Bellini della sua città. Ha presto riscosso successo e, in pochi anni, ha avuto l’opportunità di lavorare con artisti di fama come Valeria Moriconi, Salvo Randone e Turi Ferro. Ha debuttato in televisione e presto ha avuto la possibilità di diventare attore cinematografico, recitando in film come Café Express, Scugnizzi, Il Camorrista, per il quale ha vinto il David di Donatello come miglior attore non protagonista, e Mi manda Picone. Uno dei suoi ultimi successi è stato il cortometraggio Lettere a mia figlia, in cui interpreta il protagonista, un uomo affetto da Alzheimer che cerca di spiegare alla figlia la sua malattia. Il cortometraggio è stato presentato per la prima volta in occasione della Giornata Mondiale per la lotta all’Alzheimer nel 2017 da Studio Universal e Paradise Picture.
Leo Gullotta ha un compagno di cui non ha mai rivelato il nome, con cui vive serenamente da oltre 30 anni. Si è unito a lui civilmente nel 2018. Ha detto che l’amore è la cosa più importante e che “bisogna cercarlo anche l’amore”, aggiungendo di essere stato attratto da diverse persone prima di capire che gli piaceva il cioccolato. Non sono state rilasciate altre informazioni sulla sua vita privata, quindi non è nota né la sua residenza né il suo attuale reddito.
Leo Gullotta, il cui vero nome è Salvatore Leopoldo, è stato testimonial del Pride a Roma nel 2000, incoraggiando i giovani omosessuali a non nascondersi e invitando i genitori ad accettare l’orientamento sessuale dei loro figli. Ha preso parte a diversi spot pubblicitari, come quelli per Caramelle Condorelli e Banca di Credito Cooperativo, e nel 1988 ha pubblicato un’autobiografia intitolata “Mille fili d’erba”. Non è attivo sui social media e viene ricordato per le sue imitazioni di Raffaella Carrà e Maria De Filippi. Ha dichiarato di voler “far scendere dal cielo” il padre, anche solo per pochi minuti, se potesse esprimere un desiderio. Ha anche detto di non ordinare mai il vitello tonnato al ristorante, a causa di una brutta esperienza di qualche anno fa a Milano. Non sono disponibili informazioni sulla sua residenza o sul suo patrimonio.
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