Cambiamenti in tema di tariffe autostrade, grazie al via del procedimento da parte dell’Autorità di regolazione dei trasporti sul sistema tariffario di pedaggio riguardo le concessioni autostradali. Si tratterebbe di una vera e propria rivoluzione, ma tanto dipenderà dai risultati ottenuti della consultazione pubblica che è stata avviata dall’autorità di regolazione dei trasporti.
Tutto ciò sembra essere avvenuto conseguentemente a quanto venuto fuori in seguito al crollo del ponte Morandi di Genova, sulle remunerazioni piuttosto alte degli investimenti che sono stati concessi con il sistema tariffario. Detto ciò, l’obiettivo è quello di rendere uniforme le tariffe dei vari gestori dei tratti delle autostrade in Italia, ma ci si chiede come sia possibile raggiungere questo risultato. La risposta sembra essere piuttosto semplice, ovvero attraverso dei tagli piuttosto mirati, volti a spingere gli operatori a contenere i costi. cominciando proprio dalle concessionarie in fase di rinnovo di piano finanziario.
È stato così avviato il procedimento da parte dell’Autorità di regolazione dei trasporti sul sistema tariffario di pedaggio, riguardo le concessioni autostradali. La volontà, almeno da un punto di vista tecnico, sarebbe quella di stabilire il sistema tariffario di pedaggio basato sul price-cap e con la determinazione dell’indicatore di produttività ICS a cadenza quinquennale per ogni concessione. Ma cosa vuol dire tutto ciò? Significa semplicemente che gli aumenti dovranno essere in qualche modo legati al miglioramento del servizio.
Tariffe autostradali uguali per tutti
Come abbiamo anticipato, l’obiettivo quindi sarebbe quello di rendere le tariffe uguali per tutti in autostrada, è questo sostanzialmente il compito dell’Autorità di regolazione dei trasporti che deve garantire condizioni di accesso eque e non discriminatorie all’infrastruttura autostradale da parte degli utenti e nel contempo, adottare delle metodologie che possano incentivare l’efficienza e la produttività delle gestioni e il contenimento dei costi sia per gli utenti che per i consumatori e anche le imprese. A tal riguardo sembra che la stessa Autorità abbia approvato uno strumento che possa valutare il livello di efficienza e produttività delle gestioni, stimolando in questo modo anche la concorrenza. Il tutto soltanto con uno scopo, ovvero quello di individuare i costi in funzione delle variabili economiche e tecniche che sono tipiche di ogni concessione.
Per questo nasce l’esigenza di una consultazione pubblica proprio sul sistema tariffario di pedaggio autostradale che possa puntare alla definizione di un quadro che sia uguale per tutti. Tutti i soggetti che sono interessati, possono presentare delle formulazioni ed osservazioni sul documento di consultazione entro e non oltre il prossimo 29 marzo 2019. Il termine di conclusione del procedimento è stato già fissato a 3 mesi più avanti ovvero il 28 giugno 2019. È stato, inoltre, anche rafforzato il servizio di vigilanza e adesso al fianco del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture lavorerà anche la nuova agenzia per la sicurezza di ferrovie strade e autostrade.
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