Massimo Ranieri non manca mai di celebrare i suoi genitori per tutto quello che gli hanno dato: i suoi modelli positivi.
Le parole sono del cantante e attore Massimo Ranieri, in una delle tante interviste rilasciate nel corso della sua lunga carriera, costellata di successi. Il cantante ha concesso diversi aneddoti su mamma e papà, due figure cardine nel percorso di crescita. Non sono mancati i momenti bui, ma in ogni circostanza la coppia ha saputo trovare dentro di sé l’energia necessaria per risolversi. Come tutta la loro generazione, hanno fatto dell’arrangiarsi un’arte e, pur non sguazzando nell’oro, hanno dato ai loro figli ciò di cui avevano veramente bisogno. Ripercorriamo la storia dei genitori di Massimo Ranieri.
Genitori di Massimo Ranieri: biografia e vita privata
Giuseppina Amabile, casalinga, e Umberto Calone, operaio della vecchia fabbrica Italsider, ebbero otto figli: Massimo Ranieri era il loro quinto figlio. La donna si è occupata principalmente di Massimo da bambino; il padre ha avuto un ruolo fondamentale all’inizio della sua carriera. Ha sempre avuto fiducia nelle capacità del figlio, al punto da sostenere le spese per la sua istruzione anche nei tempi in cui sbarcare il lunario era complicato. Il signor Umberto venne da un’infanzia tumultuosa: era rimasta orfano della figura paterna, caduta nella Seconda Guerra Mondiale; per un certo periodo visse con la madre e il suo compagno, poi denunciato per violenza. A soli 12 anni fu quindi abbandonato in un orfanotrofio, dove almeno si dedicò alla musica e imparò a suonare la tromba.
Curiosità sui genitori di Massimo Ranieri
Mamma Peppa era soprannominata “carabiniere” perché inculcava ai suoi figli l’importanza di prendersi cura gli uni degli altri. “Non abbiamo mai dovuto litigare”, ha ricordato Ranieri. “Dovete volervi bene, siete fratelli e sorelle, abbiamo fatto tanti sacrifici per voi”, diceva sempre. Oggi siamo una famiglia unita: Ho 21 nipoti, 22 pronipoti e 2 pronipoti. La prima volta che Massimo ha guadagnato 200.000 lire papà Umberto le ha prese in mano e le ginocchia gli si sono piegate per l’emozione”.
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