Wanna Marchi e sua figlia Stefania Nobile sono ospiti di Massimo Giletti a Non è l’arena (La7, ore 21.15). Grazie alla serie di documentari italiani di Netflix di Fremantle Italia, uscita il 21 settembre, tornano a far parlare di sé.
Alessandro Garramone e Davide Bandiera hanno scritto i quattro episodi della docu-serie italiana, prodotta da Fremantle Italia, sui fatti del 21 settembre, che si compone di 22 testimonianze, 60 ore di interviste e 100 ore di immagini d’archivio per ricostruire gli eventi nel modo più accurato possibile e raccontare una vicenda che ha fatto scalpore nel mondo attraverso i racconti di tutti, dai diretti interessati alle vittime, fino ai protagonisti del nascente mondo delle televendite e delle tv private dell’epoca.
Nel 1980 Wanna Marchi acquista e vende in televisione le sue dimagranti miracolose. Accorta donna d’affari, capì il bisogno viscerale dei telespettatori, in questi tempi difficili, di sentirsi di nuovo belli e attraenti.
Il suo stile aggressivo e il rapido successore la resero estremamente famosa e ricca, insieme figlia alla Stefania, che da modella passò a gestire l’azienda della madre. Le due sono diventate il simbolo dell’eccesso durante gli anni ’80 ei primi anni ’90, fino al crollo del loro impero all’inizio degli anni ’90. Ma questa fu una battuta d’arresto che ha portato loro una nuova opportunità di arresto, che avrebbe condotto a creare un’attività ancora redditizia di vendita di fortuna attraverso amuleti benedetti dal maestro di vita Do Nascimento.
E’ stata la regina delle televendite nel 1961, a soli 18 anni. Sposa Raimondo Nobile, da cui avrà due figli, Maurizio (1961) e Stefania (1964). La vita con lui si trasforma rapidamente in un incubo di violenza e infedeltà. La figlia Stefania, invece, era fidanzata con l’imprenditore Davide Ivan Lacerenza. Entrambi vivono in Albania per motivi di lavoro. Dovevano mandare in stampa un libro che raccontava la loro vita dopo essere stati protagonisti di un documentario sulla loro famiglia.
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