Controcopertina

The Voice, Non c’è pace per il talent voluto da Freccero



Se è una strategia di comunicazione, complimenti vivissimi: manca ancora un mese alla messa in onda di The voice of Italy e già siamo tutti qui a parlarne. Se invece nulla di questo caos è manovrato dall’alto, allora occhio, perché i venti minacciano tempesta. E anche bella grossa. Proviamo a riassumere il giallo nato in queste ore attorno al talent show di Rai Due. Come è noto, fin dall’inizio la volontà del neo direttore del canale Carlo Freccero è stata quella di riportare on air il celebre show canoro. Andrebbe inonda(il condizionale a questo punto è obbligatorio) il 16 aprile su RaiDuee alla conduzione, anche se tecnicamente conduzione non è, ci sarebbe Simona Ventura. La nostra rimpatrierebbe così a Viale Mazzini in prima serata.



IL VETO Tutto sembrava filare liscio fino allo scorso mercoledì quando i vertici di Viale Mazzini hanno appreso che, tra i quattro giudici/coach, ci sarebbe stato anche Sfera Ebbasta. La sua presenza, come forse avrebbero dovuto immaginare anche i responsabili casting del talent show, non appariva opportuna alla luce della recente strage alla discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo. Qui persero la vita sei persone, schiacciate dalla folla, a sua volta “agitata” da un utilizzo insensato di spary al peperoncino. Da qui, l’aut aut di Viale Mazzini: o mandate via Sfera Ebbasta, oppure tanti cari saluti al vostro The voice. Il sito Dagospia ha subito dato per morto il talent show, annunciandone la cancellazione in palinsesto, poi smentita dai diretti interessati. Lo show si farà, hanno assicurato dalla Rai, ma senza Sfera Ebbasta. Confermati gli altri giudici che dovrebbero essere Elettra Lamborghini, Morgan e Guè Pequeno. Finisce così, dunque? Ovvio cheno. Ieri pomeriggio l’agenzia Adnkronos ha comunicato che, alla luce dei fatti, la casa di produzione Fremantle avrebbe deciso di sfilarsi dal progetto The voice. La ragione? «La trattativa con Sfera e con gli altri coach, fanno notare fonti della società di produzione, era stata fatta in accordo con la Rai tanto che, per oggi, era fissato uno shooting fotografico», riporta l’agenzia. Tradotto: se la Rai doveva mandare via Sfera Ebbasta lo poteva e doveva fare a tempo debito, anche perché la strage che lo vede indirettamente coinvolto è successa lo scorso dicembre.

COSTI ALTISSIMI Il punto però è che se Fremantle molla, la situazione prende una piega pericolosa. Perdere il proprio produttore non è una bazzecola, soprattutto sei i costi sono alti come nel caso di The voice of Italy. Nel frattempo, però, nel bel mezzo di questo via vai di rettifiche e certezze a orologeria, c’è chi su internet ha già scatenato il toto nomine per l’erede di Sfera Ebbasta: rispunta il nome di Asia Argento, ma si spinge anche per Ermal Meta, reduce da Amici, se non addirittura per Ultimo, fresco della polemica sanremese. Chi ha ragione? Gli utenti web, che credono ciecamente nella messa in onda dello show, oppure i ben informati, che annunciano maretta in quel di Viale Mazzini? Lo sapremo solo alla prossima puntata. Pardon, alla prossima smentita.



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