Continuano ad arrivare gli emendamenti al Decreto Legge, reddito di cittadinanza e quota 100. La Lega sembra che nei giorni scorsi abbia proposto un anno di servizio civile obbligatorio per poter chiedere il reddito di cittadinanza e adesso invece ha avanzato un altro emendamento relativo a quota 100, proponendo di poter anticipare la pensione per le mamme rispetto a quella che è l’età standard. Decidere quanto anticipare la pensione, dipende dal numero dei figli e si tratterebbe di un minimo di 4 mesi, fino ad un massimo di 12 mesi. Nella proposta di modifica si legge quanto segue: “E’ riconosciuto alla lavoratrice un anticipo di età, rispetto al requisito anagrafico di accesso alla pensione di vecchiaia ed alla pensione anticipata, pari a quattro mesi per ogni figlio e nel massimo di dodici mesi”.
Si tratterebbe quindi di uno sconto riservato alle lavoratrici con 1 più figli, le quali potranno accedere quindi alla pensione di vecchiaia oppure alla pensione anticipata fino ad un anno di anticipo. Come abbiamo visto, questo emendamento è stato presentato dalla Lega che ha pensato di agevolare le lavoratrici mamme che in questo modo potrebbero andare in pensione con qualche mese di anticipo, rispetto a quelli che sono i requisiti attualmente previsti. Non si sa effettivamente se questo possa poi realizzarsi visto che gli emendamenti alla riforma delle pensioni, dovevano essere ancora votati e fino ad allora infatti non si saprà quali entreranno a far parte del testo definitivo.
La riforma delle pensioni che ha introdotto Quota 100 così come la possibilità di poter anticipare il trattamento di fine servizio per i dipendenti pubblici o riscattare ancora la laurea per gli under 45 sembra essere molto interessante così come lo sono gli emendamenti al Decreto 4- 2019 partendo proprio da quello che favorirebbe l’accesso alla pensione per le lavoratrici mamme. Quest’ultimo prevede quindi uno sconto anagrafico oppure contributivo a seconda del tipo di accesso alla pensione per le lavoratrici che hanno uno o più vicini ed è rivolto quindi a coloro che vorranno accedere alla pensione di vecchiaia oppure alla pensione anticipata escludendo opzione donna o quota 100. È previsto uno sconto di 4 mesi per ogni figlio, fino ad un massimo poi di 12 mesi di anticipo.
Sembrerebbe esserci una differenza a seconda che la mamma decida di accedere alla pensione anticipata o di vecchiaia. Per quest’ultima lo sconto viene applicato sul requisito anagrafico, mentre per la prima su quello contributivo. Volendo fare un esempio pratico, chi ha almeno tre figli avrà diritto alla pensione una volta raggiunti 66 anni e 20 anni di contributi, oppure 40 anni e 10 mesi di contributi a prescindere dall’età anagrafica. La Lega, inoltre, avrebbe anche presentato un emendamento firmato da Simone Pillon, il quale prevede l’accredito di 3 anni di contributi figurativi per ogni figlio, ma ovviamente la lavoratrice dovrà soddisfare alcuni requisiti, come avere maturato 20 anni di contributi e aver compiuto 50 anni di età.
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