La cassazione è intervenuta puntualmente sul corretto funzionamento da parte degli autovelox, visto che questo argomento è molto dibattuto in corte di cassazione. Il risultato è molto semplice: se questi dispositivi per la rilevazione della velocità automobilistica non sono omologati senza alcun difetto e presentano anche una piccolissima difformità rispetto a quanto prevede il codice della strada, il loro rilevamento ed accertamento della velocità stradale va considerata nulla. Queste sono state le ultime decisioni prese dalla cassazione, dove molti giudici hanno preso in considerazione e di notevole importanza, la taratura degli autovelox. Ed è stato anche precisato, che laddove il cittadino contesti la multa per lo strumento difettoso, il giudice è tenuto a verificare il corretto funzionamento. Allo stesso tempo sono accolte le ragioni di chi contesta l’assenza della segnaletica che preannuncia la presenza dell’autovelox.
Oltre 5000mila multe in più in più rispetto all’anno scorso. Sono gli eccessi di velocità registrati con autovelox fissi e mobili a far lievitare le infrazioni rilevate dalla polizia municipale di Modena, che nel 2018 ha firmato 150.585 sanzioni. La maggior parte delle multe, 51.237 contro le 34.059 dell’anno precedente, riguardano il superamento dei limiti di velocità. Il velox, insomma, torna a far cassa come ai vecchi tempi mentre sono in netto calo le multe per accesso abusivo in Ztl (47.046 contro le 57.014 del 2017) e passaggio col semaforo rosso. Sono queste le ‘voci’ che ingrassano le casse comunali: i vigili hanno accertato sanzioni per 11 milioni di euro, in linea con gli anni passati, soldi dovuti dagli automobilisti indisciplinati ma non ancora del tutto incassati.
«La sicurezza stradale è una delle priorità – spiega la comandante della Municipale, Valeria Meloncelli, in occasione di San Sebastiano, patrono dei vigili urbani – Nel 2018 abbiamo rilevato più incidenti (2.415, duecento in più dell’anno prima) anche perché abbiamo effettuato più interventi in accordo con polizia e carabinieri, dirottati sul presidio del territorio. Purtroppo, a fronte di un calo dei feriti, i decessi sono costanti rispetto al 2017».
«Gli strumenti a disposizione degli organi di polizia stradale introdotti negli ultimi anni, come la patente a punti, l’alcoltest, le campagne contro le stragi del sabato sera – dicono da piazza Grande – sono stati sicuramente utili, ma altre azioni devono andare ad incidere oggi sugli stili di guida per contrastare fenomeni come la distrazione causata dall’uso degli smartphone, la radicata sottovalutazione degli effetti della velocità, la gestione della mobilità urbana dove il maggior rischio ricade sugli utenti deboli e vulnerabili».
Sappiamo tutti che gli autovelox sono uno strumento essenziale per il controllo delle strade, volto a garantire la sicurezza degli utenti sia se siano automobilisti o pedoni. Spesso però, diventano uno spauracchio per gli automobilisti, soprattutto quando vengono utilizzati in circostanze non rare come fonte di introiti per i comuni, una sorta di Bancomat in violazione della legge.
Parliamo ad esempio degli autovelox nascosti dalle auto civetta, non segnalati, non tarati o non omologati. In questi casi la giurisprudenza seguita anche dal legislatore ha delimitato sempre più le ipotesi in cui tali strumenti possono essere utilizzati correttamente a Maggiore garanzia del cittadino.
Oggi parleremo di come gli autovelox devono essere preventivamente segnalati. Secondo il codice della strada le postazioni di controllo devono essere preventivamente segnalate e ben visibili mediante l’uso di segnali stradali. o di dispositivi di segnalazione luminosa contrariamente da quanto sostenuto da alcuni precisiamo che la mancata indicazione nel verbale della preventiva segnalazione dell’autovelox non rende diverse nulla la multa, sempre che si dimostri in giudizio l’esistenza della segnaletica.
Autovelox: cosa prevede la legge
La legge prevede che i dispositivi di segnalazione luminosa debbono essere installati con adeguato anticipo rispetto al luogo dove viene effettuato rilevamento della velocità, in modo da garantirne il tempestivo avvistamento. se tra segnale e luogo di effettivo rilevamento di sono delle intersezioni stradali la segnaletica deve essere ogni volta ripetuta. così Come stabilito di recente dalla Cassazione lente gestore della strada può scegliere liberamente se segnalare la presenza dell’autovelox con un cartello orizzontale o verticale o con un segnale luminoso.
Autovelox a quale distanza
La distanza tra i segnali o i dispositivi dalla posizione del rilevamento della velocità non è predeterminata, ma deve essere adeguata. la famosa direttiva Minniti del 2017 ha cercato di porre quantomeno dei Punti Fermi in materia, essendo il concetto di adeguatezza Molto vario e discrezionale. Salvo ipotesi particolari, ad esempio come le variazioni altimetriche, la distanza minima deve essere quella prevista dal codice della strada per l’installazione dei segnali stradali. tale distanza cambia in base alla tipologia di strada, sono 250 m per autostrade e strade extraurbane principali, 150 m per le strade extraurbane secondarie con velocità superiore a 50 km orari, e di 80 metri per tutte le altre strade.
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