Emergono ulteriori dettagli drammatici legati al gesto estremo di Giulia Lavatura, una madre che si è lanciata dal nono piano di un edificio insieme alla sua piccola figlia. L’interrogatorio effettuato presso l’ospedale Bufalini, dove è ricoverata, ha rivelato che la donna era tormentata dallo stress causato dal Superbonus.
La giovane madre aveva esposto il suo disagio riguardo alla spesa di ben 600.000 euro per i lavori legati al Superbonus. Si lamentava del fatto che questa cifra sarebbe stata troppo onerosa, portando anche la sua figlia a finire indebitata. Una preoccupazione che Giulia non poteva sopportare.
Il Lavoro del Superbonus
Tuttavia, le indagini hanno rivelato che i lavori per il Superbonus non riguardavano l’edificio in cui viveva la famiglia, bensì una casa a Bagnacavallo, di proprietà condivisa tra i due coniugi. Anche il marito era preoccupato per questa situazione, come ha dichiarato la donna durante l’interrogatorio. Entrambi erano stressati dalla questione dei bonus, nonostante avessero ottenuto la cessione del credito.
Alla Ricerca di Risposte
L’avvocato Massimo Ricci Maccarini ha annunciato l’intenzione di richiedere una perizia psichiatrica per Giulia Lavatura. Numeri esperti psichiatri si sono offerti di collaborare in questo processo. Nel frattempo, il pubblico ministero Stefano Stargiotti ha convalidato l’arresto della 41enne, imponendo una misura cautelare in clinica presso il Bufalini di Cesena, seguita dalle cure psichiatriche presso la Psichiatria di Ravenna.
Questa tragica vicenda mette in evidenza quanto sia fondamentale prestare attenzione alle pressioni finanziarie e psicologiche che molte famiglie possono sperimentare, specialmente in relazione a questioni di edilizia e bonus governativi.
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