Elon Musk propone un miliardo di dollari a Wikipedia per modificare il nome: è la seconda richiesta



La disputa tra Elon Musk e Wikipedia ritorna ciclicamente, alternandosi nel suo feed con altri temi d’interesse. Una vicenda riemersa il 24 dicembre grazie a un post dell’account DogeDesigner su X, che ha ricordato una promessa provocatoria di Musk: offrire un miliardo di dollari a Wikipedia per cambiare il nome in “Dickipedia”. Il termine, infatti, si riferisce a una connotazione volgare di “dick”, usata come sinonimo di pene. Musk ha confermato la proposta, commentando il post con: “Vero. L’offerta è ancora valida”.



Musk non si è fermato qui. Ha condiviso un altro post, invitando i suoi follower a indagare sul destino delle donazioni ricevute da Wikipedia. Questa polemica è solo l’ultimo capitolo di una relazione complicata con l’enciclopedia online.

Le accuse di “Wokepedia”

Musk accusa Wikipedia di parzialità, sostenendo che si presenti come una piattaforma neutrale mentre sarebbe in realtà influenzata da un’ideologia progressista. Il 25 ottobre, ad esempio, Musk ha dichiarato: “Wikipedia è controllata da attivisti di estrema sinistra. Le persone dovrebbero smettere di donare”. Tra i soprannomi assegnati alla piattaforma, “Wokepedia” è uno dei più frequenti.

Oltre alla piattaforma, anche il co-fondatore di Wikipedia, Jimmy Wales, è stato oggetto delle critiche di Musk. Nel 2022, Wales aveva risposto alle accuse di Musk con ironia: “Leggere troppe cose senza senso su Twitter ti rende stupido”.

Un problema reale o esagerato?

Al di là delle provocazioni e delle accuse, la domanda rimane: Wikipedia ha davvero un problema, come sostiene Musk? La risposta più equilibrata potrebbe essere: sì, ma non nei termini suggeriti da Musk.

Wikipedia è un progetto basato sul contributo degli utenti, e ciò comporta inevitabilmente margini d’errore. Alcuni esempi emblematici includono la pagina sulla fortezza turca di Amberlihisar, un luogo mai esistito, rimasta online per diverso tempo. Questi errori evidenziano falle nel sistema, soprattutto oggi che l’intelligenza artificiale può creare contenuti convincenti su eventi o luoghi inesistenti.

Tuttavia, pensare che l’enciclopedia sia guidata da un’agenda politica globale appare eccessivo. Gli errori e le lacune sono il prezzo dell’approccio collaborativo, non necessariamente il segno di un controllo ideologico centralizzato.



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