Elisa Scavone è morta in ospedale a Torino dopo essere stata accoltellata ben 30 volte da suo marito, Lorenzo Sofia, di 71 anni. Questa tragica aggressione è avvenuta mercoledì 10 gennaio e ha scosso profondamente la comunità locale. La donna è stata soccorsa e ricoverata d’urgenza, ma le sue condizioni erano gravi, e il giorno successivo, giovedì 11 gennaio, ha purtroppo perso la vita.
Dopo l’aggressione, Lorenzo Sofia è stato immediatamente arrestato. Ora è assistito dall’avvocata Francesca D’Urzo ed è stato trasferito nello stesso ospedale, ma nel reparto detenuti. Questo drammatico episodio ha portato alla luce una storia di violenza domestica che ha avuto conseguenze devastanti.
L’Allarme dei Vicini
La terribile aggressione è stata scoperta grazie all’allarme lanciato da un dipendente dell’officina di cambio pneumatici del quartiere. L’uomo ha raccontato di essere arrivato a casa della coppia dopo essere stato chiamato da un vicino. Quando è entrato nell’appartamento, ha trovato Sofia sotto choc. Sofia ha confessato di aver accoltellato sua moglie e ha chiesto all’uomo di chiamare un’ambulanza.
Un Atto Senza Pietà
I poliziotti intervenuti sul posto hanno dichiarato che Lorenzo Sofia non ha mostrato alcuna pietà verso sua moglie. Ha sferrato tra le 25 e le 30 coltellate con una furia omicida, colpendola vicino al cuore, al torace, all’addome e alla schiena. Una delle ferite ha perforato il diaframma e lo stomaco di Elisa Scavone, costringendola a subire un delicato intervento chirurgico alle Molinette, durante il quale è stata asportata la milza nel tentativo di salvarle la vita.
Questa tragedia mette in evidenza l’importanza della lotta contro la violenza domestica e della protezione delle vittime.
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