Il tema della riforma pensioni sembra essere piuttosto attivo al giorno d’oggi e torna ad essere oggetto di interesse ma anche di Forte critica la Quota 100. Nelle scorse ore intervenuta l’economista Alberto Brambilla che ha cercato su un noto quotidiano e di chiarire quella che è la linea del governo sul tema pensioni, ma le sue dichiarazioni hanno scatenato una serie di reazioni. Uno tra i primi a commentare è stato l’ex ministro Damiano, esponente del partito democratico Democratico che pare abbia fatto tutta una serie di valutazioni di merito in base alle quali Quota 100, Ape sociale e volontari andrebbero integrate, perché nel caso contrario il rischio sarebbe quello di fare un passo in avanti con quota 100 che lo stesso condivide ed un passo indietro invece ha volendo l’Ape sociale. Proprio in tema di Quota 100 e del costo stimato per poter attivare questa nuova misura a partire dal primo gennaio 2019, è intervenuta l‘ex Ministro Fornero, la quale è stata intervistata A Radio Cusano Campus commentando quelle che sono le imminenti intenzioni del governo.
Proprio riguardo la tanto discussa Quota 100, ovvero quella misura che permetterebbe ai lavoratori di sommare gli anni di lavoro con quelli anagrafici per poter uscire dal mondo del lavoro anticipatamente, la Fornero è sembrata ottimista. Rispetto al passato sarebbero cambiate secondo la Fornero tante cose ma nel corso di questa intervista non ha fatto riferimento al rischio di una nuova crisi. ” Quando c’è stata la riforma Fornero eravamo obbligati a certe scelte dovevamo evitare una crisi finanziaria che non avrebbe fatto male ai Banchieri Ma avrebbe fatto molto male agli italiani. Se si vuole quota 100 la si può anche fare”, sono queste le dichiarazioni di Elsa Fornero.
La stessa però ho anche parlato delle risorse per poter attuare il piano del governo e nello specifico Quota 100, sostenendo che basterebbe trovare i 5 miliardi, anche se secondo è l’ex ministro il costo potrebbe essere maggiore. Riguardo il reperimento delle risorse, queste secondo l’ex ministro si potrebbero trovare o aumentando le imposte oppure riducendo le spese. Poi una frecciatina è stata lanciata anche nei confronti di Conte e più nello specifico sui contenuti da anche sui toni utilizzati dalle premier nei suoi ultimi interventi sia in camera che il Senato ed è anche fatto notare che è non è mai stata chiamata con il suo vero nome con l’espressione legge Fornero.
“E’ cambiato il linguaggio. Prima dicevano che volevano cancellare e abolire la legge, ora dicono che vogliono superarla. Stanno cercando di cambiare linguaggio perchè si rendono conto che cancellare una legge potrebbe essere anche facile se si fosse così ingenui da non sapere che se si cancella una riforma bisogna predisporre in modo molto chiaro come si coprono i costi“, ha concluso la Fornero.
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